Pandoro senza glutine Bauli: crisi sui social

Pandoro senza glutine BauliL’ultima volta in cui ci siamo ritrovati a parlare di marketing alimentare rivolto alle intolleranze siamo incappati nel caso felice di Philadelphia senza lattosio, in cui l’azienda (e l’agenzia web che ne curava i canali social) ha ascoltato e accolto la richiesta di centinaia di fan che, a causa dell’intolleranza al lattosio, non potevano accedere al prodotto di prima linea, creandone uno su misura per loro – peraltro molto apprezzato. Torniamo oggi a parlarne per un caso molto natalizio ma purtroppo non fortunato, che coinvolge l’italianissima Bauli e il suo neonato pandoro senza glutine. Continua a leggere

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Galbani: contest web per ricette in dialetto

maxresdefaultChi non ha sentito parlare, almeno una volta, di Carosello. Sì, proprio lui, il programma televisivo andato in onda dal 1957 al 1977 prima sul Programma Nazionale e poi sulla Rete 1 della Rai. Ebbene, dal 6 maggio del 2013 è ritornato sugli schermi in versione aggiornata, anzi, reloaded. Carosello reloaded è infatti un promo-programma di 210 secondi on air su Rai 1, appena dopo il TG delle 20.00. Uno spazio per le aziende che vogliono tornare agli albori della comunicazione e dare spazio alla vecchia e cara narrazione emotiva, che punta a raccontare una storia curiosa, avvicente che (guarda un po’) porta la cornice di un marchio o di un prodotto. Un caso molto interessante di uso opportuno di questo spazio revival porta il nome di Galbani, lo storico marchio di prodotti caseari italiani, che ha visto in questo spazio una nuova opportunità per andare a parlare al cuore (e alla pancia) del suo target, cavalcando l’onda dell’italianità. Continua a leggere

Torna #WinnerTaco: ed è subito social

Ci è già capitato di parlare di social network e di come lo scambio tra consumatore e azienda tramite pagina Facebook, account Twitter e così via può portare a curiose evoluzioni di prodotto o servizio. Ritiro fuori dal cilindro il recentissimo caso di Philadelphia senza lattosio, il prodotto chiesto dai fan di Facebook e quindi prodotto da Kraft Italia con l’intermediazione dell’agenzia DLV BBDO come uno dei primi esempi del peso che sta raccogliendo la cura del relazione digitale con i clienti. Questa volta è il turno di Algida, che sconvolge i propri fan su Facebook con una incredibile e inaspettata rivelazione: torna Winner Taco, l’indimenticato gelato-snack inventato negli anni Ottanta negli Stati Uniti e commercializzato in Italia nel 1998. Una battaglia, quella per il ritorno di Winner Taco, che affonda le radici nella comunità fan della pagina Algida, in cui da tempo gli amministratori raccolgono lo sfogo dei Taco-veterani che si sciolgono nel ricordare i bei vecchi tempi andati (sob), quando il tuo principale appuntamento mondano era la partitella di calcio in oratorio e avevi in tasca solo cinquemila lire (milleecinquecento delle quali finivano al barista per il Winner Taco, chiaramente). Continua a leggere

WestJet e la campagna di real-time giving

1e9c7-westjet-christmas-miracle-surprised-guest-featureDa qualche giorno in rete è apparso un video che ha commosso, eccitato, incuriosito. Si tratta del “Real time giving” (tradotto: regali in tempo reale), un’operazione di festeggiamento – e marketing, facciamo i seri – di WestJet, compagnia aerea canadese low cost.
Ecco com’è andata (gli insights sono raccontati dalla stessa WestJet, sul proprio blog): all’inizio di agosto – questo si che è tempismo – WestJet e lo studio di produzione studio m brainstormano sul tema “Natale” e si domandano cosa possono inventarsi di nuovo, inusuale, adatto e shockante per far parlare di sé in occasione delle feste.

Lo sapete, i canadesi sono giusto un pochino (ma un pochino eh) fissati con il Natale, quindi quale migliore occasione per realizzare un evento emotivo come quello che state per vedere?

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Philadelphia senza lattosio: la richiesta dei fan su Facebook diventa realtà

84953-philadelphiahomepageMi è già capitato di parlare di Philadelphia in un post precedente, che si riferiva alla campagna di comunicazione “The Social Sandwich”. Questa volta torno a parlarne per analizzare una nuova campagna TV, che a sua volta nasce dai social ma che, a sua volta ancora, arriva dal cliente finale e ha portato alla realizzazione di una nuova linea di prodotto. Parliamo di un prodotto nuovo, che risponde alle recenti tendenze di marketing delle intolleranze alimentari: Philadelphia lancia “il formaggio spalmabile senza lattosio”.

Questo formaggio mi incuriosisce molto per una serie di fattori. Primo fra tutti, per la sua composizione. Esistono leggende metropolitane che parlano del primo Philadelphia come di uno scarto della catena di produzione delle industrie casearie del primo novecento americano, che è stato allungato con la panna per errore ma che, grazie a questo errore, ha raggiunto quella cremosa consistenza che si conferma a oggi la supporting evidence (per dirla alla Ogilvy) del prodotto. Continua a leggere

Trenord e ritardi: i social si infuocano e l’azienda non c’è.

Un lunedì di fuoco, a Milano, per Trenord.
Il 10 dicembre accade l’impensabile: il nuovo software informatico di gestione dei turni del personale, come spiega il Sole 24 Ore, “ha assegnato a casaccio i macchinisti, con il risultato che alcuni treni sono rimasti senza conducenti, mentre altri ne avevano addirittura cinque, ma nessuno abilitato ad azionare i comandi”.
I ritardi si accumulano sempre più durante la giornata. Presso la stazione milanese di Cadorna, il caos (courtesy of Corriere della Sera).
E il web esplode, tra Facebook, twitter, YouTube, Instagram: tutti gli utenti si sfogano tra foto e video, senza dimenticare (anche) di sorriderci un po’ su.
Nemmeno il primo tweet del Papa è stato esentato dalla polemica. Continua a leggere