2012: Italia al primo posto in Europa per uso di social media

Seguire GlobalWebIndex su Slideshare è cosa buona e giusta (è una delle maggiori e più competenti aziende che si occupano di ricerche di mercato per il mondo web a livello mondiale). E lo è ancora di più quando ti capitano sott’occhio dei favolosi rilievi sull’uso dei social media per il mercato italiano.
I contenuti dei report completi sono giustamente a pagamento, cerchiamo comunque di sintetizzare cost-free qualche tendenza interessante: vediamoli assieme.

  1. Resistenza verso l’acquisto online e l’internet bankingebbene si, nonostante le paccate di acquisti in e-couponing e viaggi, sul resto dello shopping noi italiani continuiamo a covare una sorta di scetticismo culturale.
    Va ammesso che le nuove generazioni stanno portando know-how e svolgendo a loro volta formazione “dai figli ai genitori”, ma è altrettanto vero che questo non basta ad inculcare l’orizzontalità del web a mio padre che solo oggi a 65 anni ha accettato di ricevere la bolletta via mail – o di mia madre che quando legge cookie inizia ad urlare sostenendo di aver scaricato un virus.
    (e vi assicuro, io ce la metto veramente tutta).
  2. Minore partecipazione attraverso recensioni online su brand e prodotti
    Abbiamo detto che in Italia si utilizza meno frequentemente l’acquisto online rispetto alla media, confermando quindi i trend nazionali che vedono il nostro consumatore ancora molto legato alla valutazione del professionista per acquisti demanding (vedi i viaggi long haul, i dispositivi tecnologici complessi, gli elementi d’arredo di pregio etc..).
    Se l’italiano è in media meno autonomo nella valutazione durante il processo d’acquisto finisce per avere autonomia solo nell’esperienza d’uso, tralasciando ad esempio l’aspetto importantissimo di accessibilità d’acquisto.
    Eppure il 35% degli italiani intervistati sostiene di aver visitato un sito di recensioni online (vedi Tripadvisor per i viaggi) e di documentarsi abitualmente leggendo le valutazioni online degli altri utenti.
    Risultato? Si crea una relazione sbilanciata per cui il 10% degli utenti in rete condizionano la quasi totalità dei lettori.
  3. Grande partecipazione online attraverso l’upload di fotografie, video, presenza su forum di settore
    Detto questo, noi italiani restiamo dei gran chiacchieroni. E lo siamo con tutta la nostra veracia e passionalità. Aspetto molto importante per qualsiasi Social Media Strategist: pensa alla tua pagina facebook aziendale e domandati quanti link di prodotti acquistabili e quante immagini/video/aree di dibattito proponi. 

Curiosità dal grafico
#Siamo VoIP addicted (Voice over IP, traducibile in “telefonate attraverso internet”, quindi Skype above all)
#restiamo ancora dei grandi bloggari rispetto ai nostri amici di continente
#internet resta una fonte di aggiornamento quotidiano e continuiamo ad avvalerci di feed RSS e aggregatori di notizie.

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